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NUOVA ORDINANZA DEL FRIULI VENEZIA GIULIA

 

24 Nov 2020

Il governatore del Friuli Venezia Giulia Massimiliano Fedriga ha illustrato ieri la nuova ordinanza anti-Covid che introduce su tutto il territorio regionale alcune norme più restrittive accompagnate da forti raccomandazioni e avvia a partire dai Comuni con l’indice di contagio più alto, uno screening mirato a isolare i      cittadini positivi.

L’ordinanza sarà in vigore fino al 3 dicembre compreso.

I divieti previsti nella nuova ordinanza riguardano il consumo di alimenti e bevande all’aperto su area pubblica o aperta al pubblico, “finalizzato a evitare assembramenti davanti ai locali o in altre aree pubbliche o aperte al pubblico”, ha spiegato Fedriga, e tutte le attività sportive nei centri all’aperto, fatti salvi gli eventi e le competizioni di interesse nazionale.

A questi divieti si aggiungono alcune forti raccomandazioni: a non recarsi in altra abitazione di un nucleo familiare diverso dal proprio se non per necessità; a non utilizzare mezzi di trasporto pubblico locale se non per necessità altrimenti non espletabili; a evitare zone solitamente affollate; a utilizzare al massimo grado il lavoro agile da parte delle pubbliche amministrazioni e dei datori di lavoro privato. “Ci affidiamo al senso di responsabilità della popolazione su alcuni comportamenti su cui non riteniamo giusto forzare le norme, confidando che siano avvertite da ciascuno come indicazioni fondamentali per ridurre la circolazione del virus”, ha detto Fedriga.

La seconda parte della nuova ordinanza dispone un ampio screening sulla popolazione del Friuli Venezia Giulia, che partirà mercoledì prossimo da sei Comuni (Castelnuovo del Friuli, Claut, Dolegna del Collio, Paularo, Socchieve e Sutrio). “Isolare i positivi per tutelare la parte più fragile della popolazione e alleggerire la pressione sulle strutture sanitarie: questa è la sfida”, ha spiegato il governatore, che ha annunciato l’acquisto di ulteriori 100mila test antigenici. Proprio l’ampio ricorso a test antigenici permetterà di attivare monitoraggi preventivi.

Si partirà dal primo gruppo di comuni per poi estendere lo screening alle porzioni di territorio individuate di volta in volta dalla Direzione centrale salute, politiche sociali. Alla Protezione civile della Regione è affidata l’organizzazione logistica della campagna di screening, mentre sarà il Dipartimento di prevenzione dell’Azienda sanitaria competente per territorio a effettuare i test antigenici e il monitoraggio connesso.

“È un’operazione certo molto faticosa e più facile sarebbe stato imporre nuove restrizioni”, ha osservato il governatore. Lo screening con i tamponi antigenici, che sarà su base volontaria, “ha il pregio di giocare d’anticipo e di dare riscontri rapidi. Confido – ha concluso Fedriga – che con la collaborazione di tutti, amministrazioni e cittadini, lo si possa allargare presto ad altre aree del Friuli Venezia Giulia”.

 

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