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INDUSTRIA 4.0: OBBLIGO DI COMUNICAZIONE PREVENTIVA

02 Apr 2024

In attesa dei Decreti attuativi che dovrebbero permettere alle aziende di accedere ai benefici previsti dal Piano Nazionale Transizione 5.0, venerdì scorso, 29 marzo 2024, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale un decreto che complica l’accesso ai benefici del Piano Transizione 4.0.

Quali beni riguarda?
Al comma 1 viene specificato che per poter fruire dei benefici fiscali previsti dalla fruizione del Credito d’Imposta 4.0, sarà necessario predisporre una serie di comunicazioni specifiche da inviare al Ministero. Lo stesso obbligo, inoltre, si estende ai crediti d’imposta per “investimenti in attività di ricerca e sviluppo, innovazione tecnologica e design e ideazione estetica di cui all’articolo 1, commi 200, 201 e 202, della legge 27 dicembre 2019, n. 160, ivi incluse le attività di innovazione tecnologica finalizzate al raggiungimento di obiettivi di innovazione digitale 4.0 e di transizione ecologica di cui ai commi 203, quarto periodo,
203-quinquies e 203-sexies del medesimo articolo 1 della legge n. 160 del 2019”.
Nel testo del Decreto Legge è specificato che: “le imprese sono tenute a comunicare preventivamente, in via telematica, l’ammontare complessivo degli investimenti che si intendono effettuare a decorrere dalla data di entrata in vigore del presente decreto-legge, la presunta ripartizione negli anni del credito e la relativa fruizione. La comunicazione é aggiornata al completamento degli investimenti di cui al primo periodo. La comunicazione telematica di completamento degli investimenti é effettuata anche per gli investimenti di cui al primo periodo realizzati a decorrere dal 1° gennaio 2024 e fino al giorno antecedente alla data di entrata in vigore del presente decreto-legge”.

Come effettuare la comunicazione preventiva?
Trattandosi di tematiche legate all’innovazione digitale, sarebbe quindi logico dover utilizzare una piattaforma specifica. Al contrario, il Decreto Legge specifica che “Le comunicazioni sono effettuate sulla base del modello adottato con decreto direttoriale 6 ottobre 2021 del Ministero dello sviluppo economico”. Questo documento, sinora facoltativo, diventa così obbligatorio, e subisce una serie di modifiche: “con apposito decreto direttoriale del Ministero delle imprese e del made in Italy, sono apportate le necessarie modificazioni al decreto 6 ottobre 2021, anche per quel che concerne il contenuto, le modalità e i termini di invio delle comunicazioni di cui al presente comma”.

Attenzione ai crediti non fruiti
Il comma 3, inoltre, rivoluziona la fruibilità dei Crediti sinora maturati. Viene infatti stabilito che per gli investimenti in beni strumentali nuovi “relativi all’anno 2023, la compensabilità dei crediti maturati e non ancora fruiti é subordinata alla comunicazione effettuata secondo le modalità di cui al decreto direttoriale di cui al comma 1“.

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