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Detrazioni per carichi di famiglia: tutte le novità 2025 previste dalla Legge di Bilancio 2025

 

 

20 Mag 2025

Da gennaio, la detrazione teorica spettante per i figli a carico è di 950 euro, che viene parametrata in base al reddito dei genitori, oppure di 1.220 euro annui per i figli sotto i 3 anni.
La principale novità, però, sta nel fatto che la Legge di Bilancio 2025 ha posto un tetto limite all’età in cui un figlio o una figlia possono essere considerati a carico. Se prima rimanevano a carico tutti i figli, di qualsiasi età, con reddito inferiore a 2.840,51 euro, ora, invece, a prescindere dal reddito, occorrerà che siano minori di 30 anni.
Gli unici a essere esenti da questa soglia limite d’età sono i figli che rientrano delle categorie protette dalla Legge 104.
Assegno unico e detrazioni
Ricordiamo che anche nel 2022, come conseguenza all’istitutzione dell’assegno unico universale per i figli a carico erogato direttamente dall’Inps, le detrazioni per figli a carico hanno subito importanti modifiche.
Questo assegno è un supporto, finanziato dall’Unione Europea, che viene concesso a tutte le famiglie che contino almeno un figlio a carico e che riguarda tutte le categorie di lavoratori (dipendenti sia pubblici sia privati, autonomi, pensionati, disoccupati, inoccupati).
L’unico vero requisito è che le famiglie richiedenti, al momento della domanda, siano in possesso di ISEE valido, utilizzato per determinare l’importo dell’assegno.
Per essere considerati eleggibili in merito all’Assegno Unico, i figli devono essere minori di 21 anni (a determinate condizioni), oppure, se con disabilità, di qualsiasi età.
Quali sono le detrazioni figli a carico del 2024?
Vediamo, quindi, quali sono le detrazioni ancora in vigore e come funzionano.
Dato appunto che l’Assegno Unico Universale copre tutti i figli di età inferiore a 21 anni, le detrazioni figli a carico per il 2025 spetteranno soltanto per i figli di età pari o superiore ai 21 anni.
Nello specifico secondo le nuove regole ci sono dei requisiti per considerare un figlio a carico.
Per quanto riguarda i figli di età compresa tra i 21 e i 24 anni, sono considerati a carico quando hanno un reddito di massimo 4000 euro annui. I figli di età superiore ai 24 anni, invece, non dovranno superare un reddito di 2840,51 euro annui.
Per i figli disabili di età pari o superiore a 21 anni le detrazioni fiscali sono cumulabili con l’assegno unico eventualmente percepito.
A chi spettano le detrazioni del 2025
E per quanto riguarda i genitori? Anche in questo caso, ci sono diverse opzioni da considerare.
I genitori sposati o con custodia congiunta dei figli hanno entrambi diritto alle detrazioni, ognuno per il 50%.
In caso di un unico genitore affidatario, invece, la detrazione spetta all’unico genitore in misura completa, quindi al 100%.
Le altre detrazioni per i figli a carico
È bene specificare che quest’anno i genitori con figli a carico potranno ancora disporre delle deduzioni disponibili per i costi delle spese sostenute in loro favore.
Nello specifico, le detrazioni di questo tipo riguarderanno:
• Le spese di istruzione: questo genere di spese, calcolate fino a un massimo di 800 euro, includono tutti i contributi scolastici (es. mensa, scuolabus, gite scolastiche, corsi di lingua…).
• Le rette degli asili nido: le spese per questo tipo di servizio possono essere detratte fino al 19% per un costo massimo di 632 euro per ogni figlio.
• Le spese universitarie: queste spese possono essere detratte fino al 19% per corsi di laurea erogati da Università statali, mentre l’importo varia a seconda delle direttive del Ministero per gli enti privati.
• Le spese sanitarie: queste spese possono essere detratte fino al 19% con un limite di 129,11 euro annui e includono, ad esempio, farmaci, visite specialistiche ed esami di laboratorio.
• Le spese per attività sportive: queste spese possono essere detratte fino al 19% per un totale di 210 euro annui per figli minorenni.
Le detrazioni rimaste in vigore, per i figli di età uguale o superiore ai 21 anni, invece, rimarranno nel cedolino insieme a tutte le altre detrazioni ancora attive, e verranno raffigurate nella sezione apposita.
Per poter usufruire delle detrazioni direttamente in busta paga, la domanda va presentata al datore di lavoro al momento dell’assunzione o all’ente pensionistico al momento della domanda di pensione. Una volta presentata vale anche per gli anni successivi salvo che il richiedente non presenti una nuova comunicazione in caso di variazione dei dati.

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