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Catene approvigionamenti strategici: agevolazioni per imprese

16 Apr 2025

“Catene di approvvigionamento strategiche” è la misura che sostiene, attraverso il contratto di sviluppo, gli investimenti che puntano a rafforzare le principali catene del valore strategiche del Paese, quali: agroindustria, design, moda e arredo, sistema casa, metallurgia e siderurgia, meccanica strumentale, elettronica e ottica, automotive, treni, navi, aerei e industria aerospaziale, chimica e farmaceutica.
Il sostegno è disciplinato dal Decreto Ministeriale 6 novembre 2024, finanziato con 500 milioni di euro dal PNRR, Misura 1- Componente 2 – Investimento 7 – Sottoinvestimento 2.

L’incentivo finanzia progetti di sviluppo industriale, progetti per la tutela ambientale ed eventuali progetti di ricerca, sviluppo e innovazione, strettamente connessi e funzionali tra loro in relazione ai prodotti e servizi finali. La misura si rivolge alle imprese di ogni dimensione ed è attiva in tutta Italia sulla base dei regimi di aiuto previsti.

I programmi di sviluppo della filiera agroindustria sono agevolati per un importo massimo di 100 milioni di euro.
Una riserva di 100 milioni di euro è invece riservata alla filiera design, moda e arredo.
Sono ammissibili i progetti d’investimento riguardanti le attività di logistica e di packaging facenti parte della filiera strategica di appartenenza.

I programmi possono essere attuati:
• da più imprese operanti nella filiera di riferimento;
• da una sola impresa, a condizione che il programma di sviluppo abbia forti elementi di integrazione con la filiera e produca effetti positivi – in termini di sviluppo e rafforzamento – per la filiera di appartenenza, con particolare riferimento alle Pmi.
I programmi devono assicurare, tra l’altro:
• il rispetto del divieto di doppio finanziamento ai sensi dell’articolo 9 del regolamento (UE) 2021/241;
• il rispetto del principio DNSH e degli orientamenti tecnici della Commissione europea di cui alla comunicazione 2021/C 58/01 sull’applicazione del medesimo principio, secondo le indicazioni operative elaborate in sede europea e nazionale.
Per il rispetto del principio DNSH, non sono in ogni caso ammissibili:
• attività e attivi connessi ai combustibili fossili, compreso l’uso a valle, a eccezione di alcune tipologie specifiche indicate nel decreto ministeriale;
• attività e attivi nell’ambito del sistema di scambio di quote di emissione dell’Ue (ETS) che generano emissioni di gas a effetto serra previste che non sono inferiori ai pertinenti parametri di riferimento, a eccezione di attività e attivi per i quali l’uso di combustibili fossili è temporaneo e tecnicamente inevitabile per una transizione tempestiva verso il funzionamento senza combustibili fossili.

È già possibile presentare le domande, fino al 10 giugno 2025
Con istanza su richiesta delle imprese, si attiva con le seguenti modalità:
• per le nuove domande di contratto di sviluppo: in fase di presentazione del contratto di sviluppo sulla nuova piattaforma incentivi, oltre alla documentazione obbligatoria relativa alla domanda di contratto di sviluppo (vai alla pagina dedicata), deve essere caricata anche l’istanza “Catene di approvvigionamento strategiche” e i relativi allegati.
• per le domande di contratto di sviluppo già presentate: che sono sospese per carenza di risorse finanziarie è sufficiente a partire dalla data di apertura dello sportello inviare – attraverso la nuova piattaforma incentivi – l’istanza “Catene di approvvigionamento strategiche” e i relativi allegati.
Le agevolazioni previste sono:
• contributo in conto impianti ;
• contributo diretto alla spesa;
• finanziamento agevolato.
Gli incentivi sono concessi nei limiti delle intensità massime di aiuto previste nei Titoli II, III e IV del decreto ministeriale 9 dicembre 2014.

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