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CERTIFICAZIONI VERDI E GREEN PASS: TUTTO CIÒ CHE C’È DA SAPERE

18 Mag 2021

Certificazione verde Covid-19, che cos’é
Per certificazione verde si intende una certificazione comprovante uno dei seguenti stati:
• lo stato di completamento del ciclo vaccinale contro il SARS-CoV-2;
• la guarigione dall’infezione da SARS-CoV-2 (che corrisponde alla data di fine isolamento, prescritto a seguito del riscontro di un tampone positivo);
• il referto di un test molecolare o antigenico rapido per la ricerca del virus SARS-CoV-2 e che riporti un risultato negativo, eseguito nelle 48 ore antecedenti.
Esempi:
• il normale certificato vaccinale rilasciato dalla Regione o dalla ASL alla fine del ciclo vaccinale, che indica anche il numero di dosi somministrate rispetto al numero di dosi previste per l’individuo, è considerato un certificato verde Covid-19;
• il certificato di fine isolamento rilasciato dalla ASL è considerato un certificato verde Covid-19;
• il referto del test antigenico negativo effettuato presso le farmacie autorizzate o i medici di medicina generale/pediatri di libera scelta è considerato un certificato verde Covid-19.

Certificazione verde Covid-19, chi la rilascia
La certificazione verde Covid-19 di avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 viene rilasciata in formato cartaceo o digitale dalla struttura sanitaria o dal Servizio Sanitario Regionale di competenza, quando si è completato il ciclo vaccinale previsto. Al momento, la validità è di sei mesi dal completamento del ciclo vaccinale.
La certificazione verde Covid-19 di avvenuta guarigione da COVID-19, viene rilasciata in formato cartaceo o digitale, contestualmente alla fine dell’isolamento, dalla struttura ospedaliera presso cui si è effettuato un ricovero, dalla ASL competente, dai medici di medicina generale o dai pediatri di libera scelta. Al momento, la validità è di sei mesi dalla data di fine isolamento.
La certificazione verde Covid-19 di effettuazione di un test antigenico rapido o molecolare per la ricerca del virus SARS-CoV-2 con esito negativo è rilasciata dalle strutture sanitarie pubbliche, private autorizzate, accreditate, dalle farmacie o dai medici di medicina generale e dai pediatri di libera scelta che erogano tali test. La validità della certificazione è di 48 ore dal prelievo del materiale biologico.

Certificazione verde Covid-19, a cosa serve
Il DL n 52/2021 prevede, oltre che:
• per comprovate esigenze lavorative,
• o per situazioni di necessità,
• o per motivi di salute,
la possibilità di spostamento in entrata e in uscita dai territori collocati in zona rossa o arancione, anche ai soggetti muniti di certificazione verde.

Certificazione verde covid 19, quanto vale
I sei mesi attualmente indicati per la validità della certificazione verde Covid-19 di:
• avvenuta vaccinazione contro il SARS-CoV-2 e della certificazione verde Covid-19,
• avvenuta guarigione da COVID-19,
è una scadenza provvisoria, vista anche l’imminente entrata in vigore del Digital Green Certificate, previsto da una proposta di Regolamento europeo, attesa per il prossimo mese di giugno.
Si precisa che le indicazioni per l’emissione di dette certificazioni saranno soggette a periodica revisione, sulla base delle evidenze scientifiche che si renderanno disponibili e delle indicazioni che verranno fornite in ambito UE.

Digital Green Certificate, che cos’è
Per Digital Green Certificate (DGC) si intende un certificato, digitale o cartaceo, identificato come di:
• avvenuta vaccinazione contro il COVID-19,
• avvenuta guarigione da COVID-19,
• effettuazione di un test molecolare o antigenico per la ricerca di SARS-CoV-2 con risultato negativo,
che sia interoperabile a livello europeo, attraverso un codice a barre bidimensionale (QRcode), verificabile attraverso dei sistemi di validazione digitali, associato ad un codice identificativo univoco a livello nazionale. L’interoperabilità europea si avrà grazie alla definizione di dati e regole comuni, che devono essere utilizzate per l’emissione dei certificati nei 27 Paesi dell’Unione Europea e allo sviluppo di piattaforme e strumenti informatici nazionali ed europei deputati a garantire l’emissione, la validazione e l’accettazione dei certificati. Il DGC sarà gratuito e in italiano e inglese e, per la Provincia Autonoma di Bolzano, anche in tedesco.

Digital Green Certificate, a cosa serve
La finalità di questo certificato è quella di facilitare la circolazione dei cittadini tra i diversi Paesi dell’Unione Europea, attraverso la definizione di criteri comuni tra i 27 Paesi e l’utilizzo di certificati interoperabili, che potrebbero evitare periodi di quarantena o ulteriori test. Un’altra finalità è la riduzione delle falsificazioni dei certificati. Il possesso di uno dei certificati non rappresenta un prerequisito per viaggiare, ma agevola gli spostamenti.
L’entrata in vigore è prevista per giugno 2021.

Certificato verde covid e Digital Green Certificate, le differenze
I certificati verdi sono rilasciati in ambito regionale e sono validi solo sul territorio nazionale e fino all’entrata in vigore del Digital Green Certificate, che verrà invece emesso da una piattaforma nazionale, alimentata con i dati trasmessi dalle Regioni, e conterrà un codice a barre bidimensionale (QRcode) per verificarne digitalmente l’autenticità e validità.
Sarà necessario per muoversi in Unione Europea oltre a valere sul territorio nazionale per gli spostamenti e le attività per i quali è richiesta certificazione.

incidere la volontà negoziale delle parti, che regola diversamente l’obbligazione retributiva.

 

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